Giorno 1 Luglio, all’Ex Chiesa di San Mattia (Palermo), Giorgia Butera (Presidente Mete Onlus) è intervenuta ad una importante Conferenza Internazionale , dal titolo: “Key People. Key Knowledge for Iraqi Women. Il ruolo strategico delle donne nella ricostruzione sociale ed economica della città”.
Il titolo dell’ intervento è: “Libere ed Uguali. Umanità e consapevolezza femminile quali principi di sviluppo nello scenario nazionale ed internazionale”.
Si ringrazia il Professor Leoluca Orlando (Sindaco di Palermo) per il prestigioso invito rivolto.
Arriva a Palermo il progetto “Key People – key knowledge for Iraqi Women”. Si tratta della seconda parte del workshop che ha avuto inizio a Bruxelles, il 27 e 28 giugno scorso, con la partecipazione di una delegazione irachena composta da autorità locali, rappresentanti di ong, delle camere di commercio, rettori e professori provenienti dalle Università di Erbil e Mosul.
Nell’ex Chiesa di San Mattia, si è tenuto il convegno internazionale “Il ruolo strategico delle donne nella ricostruzione economica e sociale delle città”. Per la prima volta dall’invasione dell’Isis, le autorità irachene avranno la possibilità di correlarsi direttamente con le istituzioni e e la società civile dell’Ue, e con attori del livello regionale e locale.
La prima fase del progetto è stata sviluppata una ricerca congiunta tra l’Università di Mosul e l’Università di Tor Vergata. Nella seconda fase, un centinaio di donne irachene sono state formate da insegnanti, professori, piccoli imprenditori ed autorità locali e personale di ong. La terza fase è quella attuale con gli incontri di Bruxelles e Palermo.
“Considerati i tragici eventi sviluppatisi in quest’area, – si legge nel programma del convegno – molte autorità di Mosul hanno oggi lo status di rifugiato in Erbil. Per la prima volta dall’invasione dell’Isis queste personalità hanno la possibilità di correlarsi direttamente con Istituzioni e con la società civile dell’Ue, e con attori del livello regionale e locale. Ciò rappresenta un’opportunità per un primo passo finalizzato ad interrompere l’isolamento in cui la regione vive e per stabilire proficui legami politici, culturali ed economici tra le parti”.
“Il progetto – si legge ancora – è rivolto a 100 donne impegnate presso autorità locali, ogn e piccole imprese. Beneficiari finali saranno circa diecimila persone prevalentemente donne che si avvantaggeranno grazie ad un graduale processo di inclusione sociale basato sul trasferimento di esperienze, creazione d’impresa e consulenza economica. L’obiettivo del progetto è aiutare l’inclusione sociale delle donne in Iraq, supportare la leadership femminile nelle imprese locali e nelle ong e rispondere adeguatamente ai rischi di marginalizzazione economica, politica e culturale nei territori del nord Iraq”.